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Re: IL PRODIERE ALTURA REGATA 6 IMOCA 60

Subject: Re: IL PRODIERE ALTURA REGATA 6 IMOCA 60
by Jacopo on 2015/11/20 12:33:27

Ciao tutti,
approfitto di questo angolo di condivisione e divertimento, per aggiungere una nota tecnica alla regata di martedì scorso. Spero di non annoiarvi …. 
In premessa va detto che queste note non sarebbero state possibili senza lo spunto giornalistico che il Prodiere mi ha dato consentendomi di rivedere i momenti salienti della regata IMOCA.
Girone 1. Come si è potuto leggere nelle note a commento della regata, nuovi nomi si sono messi in evidenza su questo complesso campo di regata e questo rappresenta una piacevole novità perché dimostra come l’elevato grado di competenza degli skippers può fare la differenza quando le condizioni meteo lo consentono.
Mi spiego meglio. Cominciamo con il dire che l’abbondante ampiezza della linea di partenza ha subito obbligato i concorrenti a fare delle scelte, non solo opportunistiche (essere liberi dalle vele altrui) ma anche tattiche in relazione alle possibili successive rotazioni del vento. In sostanza gli skippers hanno dovuto scommettere sulla distribuzione del vento nel prosieguo della prova.
Partendo infatti dal presupposto che il livello dei partecipanti è oramai altissimo, anche in relazione al fatto che fra i timonieri vi è una trasparente condivisione delle informazioni sulla conduzione delle imbarcazioni (fenomeno che mi piace sottolineare e che spiega anche il clima di fairplay tra i partecipanti), ho potuto constatare che la posizione delle imbarcazioni nella prima parte della regata si è determinata per una persistente condizione di vento sinistro che ha compromesso in maniera determinante la prova di chi, suo malgrado, ha scelto di partire nei pressi della barca giuria.
Questo fenomeno va detto accade unicamente nei campi di Altura perché la grande distanza tra le boe consente una navigazione libera da marcature ed esalta l’aspetto interpretativo del campo di regata da parte del tattico.
Tornando a quanto successo vediamo che l’ordine di transito alla prima boa è coinciso con la posizione delle imbarcazioni sulla linea al momento della partenza premiando chi era più vicino alla boa rispetto a chi era in prossimità della giuria.
Quanto accaduto, pur favorendo in un primo momento i primi, ha tuttavia condizionato il loro modo di pensare influendo enormemente sull’esito della seconda parte della regata.
Infatti nella poppa successiva gli skippers che erano davanti e che ancora usufruivano, navigando con mure a destra di un evidente sinistro, appena hanno rilevato i primi segnali di una rotazione destra, prima ancora di raggiungere i valori di TWD del Middle, hanno virato probabilmente nella convinzione che quello sarebbe stato il massimo contributo favorevole del vento. Questa decisione condizionata anche dalla difficoltà di dover superare l’isolotto che intralciava la navigazione nella parte centrale del lato si è rivelata successivamente la scelta sbagliata per due motivi.
Il primo è che la rotazione a destra è proseguita fino a riequilibrare definitivamente il campo nei valori del middle e quindi penalizzando chi aveva navigato in scarso per quasi 15 minuti, il secondo perchè quegli skippers che sono passati a sinistra dell’isola hanno trovato delle condizioni di vento molto difficili perché si sono imbattuti in una zona persistemente rafficata che anziché accelerare la barca l’ha notevolmente rallentata rispetto a chi navigava con vento disteso e regolare intorno ai 25/27 nodi.
Questo spiega come nella seconda parte della regata vi sia stato un notevole rimescolamento delle posizioni evidenziando ancora una volta la peculiarità dei campi di Altura che a causa della loro ampiezza, possono presentare situazioni non sempre omogenee, come di fatto avviene anche nella realtà, consentendo a tutti gli skippers di raggiungere comunque traguardi importanti.
Mi piace a questo proposito sottolineare la brillante prova di Nicola che pur navigando costantemente in sola modalità di automatico è riuscito a salire sul podio.

Girone 2. In questa regata, che ho vissuto solamente attraverso le immagini fornite dalla redazione del Prodiere , ho posto la mia attenzione a quanto ha fatto Bracco.
E’ noto a tutti che Mauro (Bracco) sia uno dei migliori interpreti di questa imbarcazione quindi non mi soffermo sul suo talento nella conduzione in manuale di alcuni tipi di barche perché questo è ormai un dato di fatto.
Mi piace invece far notare come Mauro sia stato capace di interpretare in maniera sfacciata, rischiosa, forse disperata il momento della partenza.
Infatti come potrete vedere dal filmato, per ragioni che non conosco e che solo Mauro può rivelarci, la sua imbarcazione nella fase del prestart si è trovata sottovento a tutto il gruppo per cui qualche secondo prima dello sparo Bracco ha preso la decisione di partire in maniera solitaria e con mure a sinistra in barca giuria tagliando la linea della partenza in ultima posizione ma avendo così guadagnato il sopravento su tutto il gruppo soprattutto nel caso di rotazione del vento a destra.
Vedremo che questa sua decisione, devo dire presa con grande sangue freddo, gli ha consentito complice anche un vento benevolo, di transitare alla prima boa in terza posizione ed a ridosso dei primi.
Bravissimo Mauro, ancora una volta è stato capace di darci un interessante spunto tecnico evidenziando , se mai ce ne fosse bisogno, le sue grandi capacità di tattico.
Un saluto a tutti